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al testo di Schipani Fortunato Alessio
Preghiera
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"Sono il muro
a cui hai appeso
il quadro dei tuoi peccati.
Hai usato chiodi per appendere la cornice
e ho sofferto mentre
il martello scandiva
il suo dovere.
Hai appeso un cartello
sopra la tela,
evidenziando il dolore
di cui soffro.
Il dovere che svolgo è
quello di far vedere le cose
alla giusta altezza,
affinchè l'uomo riconosca se stesso.
Così disse il mio costruttore.
Ecco ora capisco davvero
le sue parole.
La semplicità
del mio compito sono solo
le fondamenta
dello spirito umano."
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